mercoledì 7 maggio 2008

Caccia al Tesoro

RISULTATO DELLA CACCIA:
dopo lunga e laboriosa ricerca, in cui si sono oltremodo divertiti e distinti i giovani scudieri e palafrenieri delle due squadre, si è finalmente scoperto il prezioso astuccio di Gesu-Aldo. Si trovava ... nel punto in cui l'asse est-ovest, il decumano di Borgo Tossignano (e cioè via Manzoni) incrocia l'asse nord-sud, il cardo del percorso indicato sulla mappa (e cioè il lungofiume).
Era esattamente quel punto Tau indicato anche sull'antica mappa del sito. Era tutto scritto! Un lettore più accorto e più attento avrebbe potuto trovare subito il tesoro senza dove correre per tre ore.

COSA CONTENEVA IL PREZIOSO ASTUCCIO ?

L'astuccio conteneva una pergamena con il seguente disegno
Compito dello scopritore completarlo ricostruendo in tal modo il cosidetto "latercolo pompeiano" e cioè un un quadrato palindromo in cui le parole possono essere lette in tutte le direzioni (da sinistra verso destra e viceversa, dall’alto in basso e viceversa). Il più celebre è il quadrato dell’arepo detto appunto latercolo pompeiano in quanto l'esemplare più antico si trova negli scavi della città romana di Pompei. E' stato BALDO Gianni, con tutta la scorta della gens Dattolensis, assistito dalla saggia consulenza di mastro Dieghettus e con l'aiuto di tutta la gens Gabrielensis, la gens Morinis e la leggiadria di dama Ivanella e madama Sonia (diretta discendente del prode crociato Goffredo di Buglione) a risolvere il Latercolo ed a scoprire così il prezioso Tesoro dei Templari. Quale il profondo significato del Latercolo? Per il momento vi lasciano proponendovi questa riflessione. Prossimamente, magari, ne tratteremo per una nuova, grande, entusiasmante avventura



QUESTA E' LA MAPPA DEL TESORO
che Domenica 11 maggio 2008,
è servita per l’unica, vera, autentica
Caccia al Tesoro dei Templari™

* * *
Il tutto nasceva dall'incredibile testimonianza tramandataci in una preziosa pergamena da Gesu-Aldo Da Polenta:
“All’alba del 13 ottobre 1307 le milizie di Filippo il Bello (1) e gli sgherri di papa Clemente V (2) hanno arrestato i templari di tutto il regno di Francia. Io sono uno dei pochi sfuggiti alla assurda persecuzione. Mi chiamo Gesu-Aldo Da Polenta et Augellorum, sono monaco e guerriero ad un tempo e fino a poco fa ero il Maestro Reggente della casa templare di Oiseaux (Augellorum appunto), nella Provenza occidentale. Ho viaggiato per sei mesi in incognito, nascondendomi alla caccia spietata degli emissari del Re e del Papa corrotto. Da pochi giorni ho trovato rifugio in una vecchia taverna sul lungofiume di Thausignanum. Ho con me un astuccio sigillato che mi è stato consegnato dal Gran Maestro dell’Ordine Giacomo de Molay (3), pochi giorni prima del suo arresto. Mi aveva infatti convocato in gran segreto nella chiesa di Saint Trophime ad Arles (4) e, anticipandomi quello che stava per accadere all’Ordine, mi aveva chiesto di portare al sicuro l’astuccio, il cui preziosissimo e misterioso contenuto doveva restare assolutamente segreto a chiunque, me compreso. Mi consigliò anche di non fare ritorno a Oiseaux, ma di proseguire verso l’Italia dove avrei potuto trovare rifugio presso mio cugino Lamberto da Polenta, signore di Ravenna, che, pur essendo di parte guelfa, era rimasto fedele alla chiesa romana ed era fieramente avverso alla casata di Francia ed a questo falso Papa. Dopo lungo e periglioso peregrinare ero ormai prossimo a Ravenna, quando, giunto al borgo di Lugo, al confine del feudo dei Da Polenta, ho appreso che la zona pullulava di emissari del papa. Una donna del posto, madonna Fuffina della Bononiensis (5) Gente, mi ha consigliato di trovare rifugio sulle montagne romagnole. Così con il suo aiuto sono arrivato a Thausignanum. Sono stato subito colpito, oltre che dalla amenità del luogo, dal significato del nome: la lettera greca T (da cui “thau signum”) che per noi templari indica l’incrocio tra il Decumano(6) ed il Cardo minore(7) ed è il luogo che nelle case templari custodisce i segreti dell’Ordine. Ho pertanto nascosto qui il prezioso astuccio e su questa pergamena ho disegnato la mappa per ritrovarlo. Ho inoltre fatto in modo che i miei contemporanei non riescano a decifrarla(8). Solo tra 7 secoli da oggi e solo per la durata di 3 ore (9), miracolosamente compariranno in questa contrada le tracce per ritrovare il prezioso tesoro “sed quam Pultis Avesque equites tantum videre potebunt” (ma che solamente i cavalieri della Polenta & Osei riusciranno a vedere). Ho infatti deciso, dopo aver abbandonato l’ormai vano abito monastico, di convolare a nozze con madonna Fuffina e di dare vita all’Ordine Ospitaliero dei Cavalieri di “Puls et Aves”. Sarà l’Ordine a tramandarsi questa pergamena.“

(1) Filippo IV di Francia detto il Bello (1268 – 1314) re di Francia dal 1285 alla morte. Dopo aspri scontri con papa BonifacioVIII (v. lo schiaffo di Anagni) favorì l’ascesa al soglio pontificio di Clemente V.
(2) Clemente V, (Bertrand de Gouth (1264 – 1314), fu Papa dal 1305 alla morte. Sottomesso al re di Francia trasferì la sede papale ad Avignone ed organizzò la soppressione dell’ordine dei Templari.
(3) Jacques de Molay (1243 - 1314) fu l'ultimo Gran Maestro dell'ordine dei Cavalieri templari. Fu processato e messo al rogo sull'isola della Senna presso Notre Dame.
(4) Eretta nel XII secolo Saint Trophime ospitò il Priorato Templare della Provenza e Occitania dal 1178, anno in cui vi fu incoronato re Federico Barbarossa, sino alla soppressione dell’ordine.
(5) Patronimico a indicare la discendenza bolognese, da cui l’odierno cognome “Bolognesi”
(6) nella Urbe e nella casa templare indica la strada (“maior” se è la principale) con orientamento est-ovest
(7) indica invece la strada con orientamento nord-sud. Il Minor è uno dei due cardines ai margini dell’Urbe.
(8) I templari usavano caratteri runici impossibili da decrittare. Utilizzavano inoltre particolari inchiostri (che oggi diremmo “simpatici”) che cambiavano colore o comparivano solo dopo molto tempo.
(9) I templari erano profondi conoscitori della numerologia: 7 e 3 erano numeri primi che, soprattutto in combinazione tra di loro, hanno infinite proprietà ed applicazioni. Gesu-Aldo Da Polenta peraltro era stato allievo del celebre matematico pisano Leonardo Fibonacci.

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